La GREEN AUTOBIOGRAPHY di DUCCIO DEMETRIO
presentata da Feltrinelli-Genova il 7 ottobre 2015
(Dall'introduzione all'incontro di Giorgio Macario)
Il filo verde autobiografico - possibile traduzione non letterale della Green Autobiography - non è solo il titolo dell'ultimo libro scritto da Duccio Demetrio ma rappresenta altresì un tentativo di portare a sintesi i diversi aspetti dell'impegno ecologista.
E' infatti la ritrovata centralità del singolo individuo immerso nella sua trama di relazioni con gli altri simili e con la natura che lo circonda, a caratterizzare l'apporto autobiografico, e Duccio Demetrio rappresenta questo filone di impegno ai massimi livelli.
Ma abbiamo con noi anche Mario Calbi, che da estimatore della natura e botanico, è presente come esponente dell'Associazione Amici dell'Orto Botanico di Genova e degli Amici dell'Orto Botanico di Cogoleto, e parlerà della situazione di crisi in cui versa una esperienza storica che ha tenuto insieme la valorizzazione della natura circostante l'area dove sorgeva l'Ospedale Psichiatrico di Cogoleto con l'impegno di diversi pazienti ed ex degenti mediante una cooperativa appositamente fondata;
il tentativo di rilancio di questo Orto Botanico è in atto e sarà sostenuto, nella prossima primavera, anche dalla proposta di realizzazione da parte della Libera Università dell'Autobiografia di Anghiari, nella piccola biblioteca vicina all'area verde, di un Laboratorio Autobiografico che si intitolerà 'Il filo verde della nostra vita': tale laboratorio sarà condotto dal sottoscritto e vedrà la presenza di Duccio Demetrio nell'ultimo dei cinque incontri previsti.
Infine porterà il suo contributo Andrea Sbarbaro, militante del Gruppo Locale Genova di GREENPEACE, organizzazione nota a livello globale per il suo intervento e le azioni condotte a difesa e salvaguardia della natura in tutto il mondo, che oltre alla disamina di alcuni passaggi del volume porterà alcune informazioni sugli interventi dell'organizzazione in ambito locale.
Si avrà quindi la possibilità di ascoltare tre approcci diversificati al tema della natura: il disvelamento autobiografico che passa attraverso la natura, le capacità di studiare la natura a fondo per conservarla al meglio; la necessità di difendere la natura con il proprio contributo militante.
Apporti diversificati, ma per molti aspetti anche convergenti.
Ma, per introdurre brevemente l'ultimo lavoro di Demetrio, questo approfondisce il disvelamento autobiografico che passa attraverso la natura ed il rapporto che Duccio Demetrio coltiva da sempre con la terra e la natura. Ci parla, fra l'altro, di un filo verde -ormai meglio sarebbe dire 'green'- che prende le vesti di un albero - la magnolia- che fin dall'infanzia affida all'autore il compito di non dimenticarla.
Demetrio la rende immortale scrivendone e considerandola quasi paradigmatica, perchè primo nome di albero pronunciato a 2/3 anni, e pianta riscoperta dopo diversi decenni nel giardino dei vicini, di fronte a casa. Credo poi che il testo Green Autobiography, oltre a rappresentare un'evoluzione che allarga di molto il respiro delle tematiche del precedente volume su 'La religiosità della terra' alla centralità del singolo nella natura complessivamente intesa, costituisca la dimostrazione della grande modestia dell'autore, che sempre più allarga la sua autoanalisi autobiografica, 'stando al gioco', come ci dice nella terza parte del volume, breve ma estremamente densa.
E stare al gioco si traduce nella realizzazione di una appendice di 30 pagine che mette insieme diverse note sparse, 'strettamente personali', che intendono aiutare tutti i lettori ad applicare i consigli suggeriti nelle 300 pagine che precedono.
Le foto che accompagnano il testo sono state scattate da Alessandro Cai, del Gruppo Locale Genova di GREENPEACE (1°, 3°, 5°, 8° e 10°) e da Margherita Bonsano (2°, 4°, 6°, 7° e 9°)
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