venerdì 30 giugno 2017

Il Festival dell'Autobiografia 2017 in 5 tappe - 4° Tappa

Il FESTIVAL DELL'AUTOBIOGRAFIA 2017 (ANGHIARI) IN 5 TAPPE.
I DOVE DELLA VITA. Luoghi e non – luoghi
Paesaggi, svolte e sentieri della scrittura autobiografica

4° Tappa – Domenica 3 settembre dalle ore 9 alle ore 13.

                                                                                                         A cura di Giorgio Macario


Le meritate vacanze ci separano dai primi giorni di settembre e con la 4° tappa collocata nella mattinata della domenica 3 settembre, siamo giunti al cuore del Festival. Se il sabato ha rappresentato l’apoteosi estensiva delle sessioni parallele e delle proposte diversificate in giro per la città di Anghiari, la domenica mattina è prevista nel magnifico teatro di Anghiari e vedrà la successione intensiva di tre step di...effetti ultraspeciali!



PRIMO STEP. Il livello scientifico-accademico
Alle 9 il Premio Città dell’Autobiografia – Sezione Studi e Ricerche ci consentirà di conoscere i membri del Consiglio Scientifico del Centro Nazionale di Ricerche e Studi autobiografici (Gianumberto Accinelli; Angelo Andreotti;  Gianfranco Bandini; Gianluca Barbieri; Caterina Benelli; Micaela Castiglioni; Stefano Ferrari; Giorgio Macario; Giampaolo Nuvolati; Lucia Portis; Stefano Raimondi; Fabrizio Scrivano) e il direttore Duccio Demetrio. Lo stesso Demetrio e la Benelli, condurranno questo spazio iniziale che vedrà le brevi presentazioni dei lavori selezionati dei giovani ricercatori e laureati che da tutta Italia hanno partecipato al Concorso, con la premiazione dei due vincitori.  Questi  potranno frequentare gratuitamente un biennio formativo di specializzazione in ambito autobiografico presso la Scuola Mnemosyne.


SECONDO STEP. Il livello progettuale e dell’innovazione.
Alle 10.30 saranno presentate due fra le più significative nuove idee e progettazioni in ambito autobiografico. Giovanni D’Alfonso, collaboratore LUA di ‘lungo corso’, presenterà:
§ ‘La libreria delle storie senza dimora’ realizzata dalla LUA in collaborazione con il Gruppo Abele, con la presenza di Lucia Bianco e di Marilena Capellino, che ci spiegheranno come anche le storie possano essere ‘senza dimora’ e che salvarle e valorizzarle può contribuire a rendere migliore il mondo che ci circonda.
§ ‘La scuola di medicina narrativa’, che, dopo la più che positiva esperienza delle tre edizioni della SUMMER SCHOOL  ‘Narrazione, Scrittura, Autobiografia in Medicina’,  verrà prefigurata nelle sue linee metodologiche essenziali da Micaela Castiglioni, che da molti anni si occupa di questa area sia alla LUA che all’Università Bicocca di Milano.


TERZO STEP. Il livello delle eccellenze autobiografiche ed econarrative
Alle h.12, infine, con il conferimento del Premio Città dell’Autobiografia a Maurizio Maggiani, per il suo recente ‘La zecca e la rosa’, potremo ascoltare le parole di un fine narratore che ci ha regalato “un’irresistibile commedia naturale, prestandoci il suo naso e i suoi occhi in mezzo alla campagna”(Andrea Bajani). E posso assicurarvi, per esperienza personale da concittadino ligure, che ogni suo intervento in pubblico, per quanto breve, è sempre un unicum.
Subito dopo, con il conferimento del Diploma ad Honorem in Econarrazione a Franco Arminio, sarà possibile ascoltare uno scrittore (e paesologo) conosciuto in particolare per il suo impegno civile e culturale in difesa dei territori.

Alle 13 le conclusioni della tre giorni del Festival curate dalla presidente della LUA Stefania Bolletti e dal fondatore della LUA e direttore del Centro  Studi Duccio Demetrio.


Ma attenzione! Perchè le tappe di questo nostro percorso sono cinque e non quattro; quindi fra una settimana aspettatevi una nuova -e questa volta sì ultimativa- tappa del nostro percorso che riguarderà, naturalmente, il pomeriggio di domenica 3 settembre. Un post-festival che vi terrà con il fiato sospeso ancora per pochi giorni.


Nel frattempo e come di consueto, per chi volesse già iscriversi per tutte tre le giornate, il costo è di soli 15 euro e questo è il link:
http://lua.it/home-eventi/iscrizione-festival-lua/

lunedì 26 giugno 2017

Il Festival dell'Autobiografia 2017 in 5 tappe - 3° Tappa

Il FESTIVAL DELL'AUTOBIOGRAFIA 2017 (ANGHIARI) IN 5 TAPPE.
I DOVE DELLA VITA. Luoghi e non – luoghi
Paesaggi, svolte e sentieri della scrittura autobiografica



3° Tappa – Sabato 2 settembre dalle ore 15 alle ore 23.

                                                                                                          A cura di Giorgio Macario

Ci siamo lasciati una settimana fa con una sosta pranzo arrivata dopo un sabato mattina denso di proposte. Ma se vi è sembrato tale, è perché non avete ancora visto quante e quali occasioni di incontro costellano il pomeriggio e la sera di sabato 2 settembre.

Dalle 15 alle 18 il punto di incontro è sempre il Teatro di Anghiari dove ci sarà modo nella prima parte dei lavori di seguire Gilberto Bettinelli, fra i protagonisti del progetto di Scuola Estiva di E
Econarrazione e Green Autobiography, che presenterà la sessione di lavoro ‘Crescere come e dove’: protagonisti dell’incontro saranno Mauro Covacich, con il suo ‘La città interiore’, un romanzo di formazione tra le pieghe della città di Trieste e Alberto Rollo con ‘Un’educazione milanese’, ricognizione autobiografica e racconto della città che l’ha ispirata.
A partire dalle 16.30 Anna Maria Pedretti,  membro del direttivo nazionale della LUA, presenterà quattro diverse esperienze sotto la denominazione ‘Biografie, testimonianze, storie: i metodi’, esplorando in particolare le diverse metodologie utilizzabili per la raccolta di storie. La accompagneranno in questo percorso Claudio Rigon (‘In trincea’), Mario Gasparini (‘Girovagando’), Fiorenza Mannucci (‘In miniera’) e Roberto Marchesini (‘Ricordi di animali’).



Alle h. 18 rimpiangerete, letteralmente, di non poter avere il dono dell’ubiquità. Vi sarà infatti consentita una possibilità di scelta che farebbe impallidire qualsiasi proposta convegnistica di sessioni parallele, condensando in un paio d’ore la presentazione di libri, ricerche ed esperienze ‘Ai tavolini dei caffè’ in compagnia di autrici ed autori. Cercando di riassumere in questa sede le diverse specificità, che vi sarà comunque possibile visionare nel programma ( http://lua.it/home-eventi/festival-autobiografia-2017/programma-festival-2017/ ), nelle 10 sedi sparse nella città di Anghiari  saranno approfondite altrettante tematiche:
§ ‘Gli altrove’, con Maria Gaudio, Vittorio Ferorelli, Emanuele Ferrari, Clara Piacentini (Caffè Garibaldi)
§ ‘Migrazioni, luoghi, appartenenze’, con Graziella Favaro, Antonio Di Pietro, Mariella Pavani, Angela Maltoni, Francesco Vietti (Palazzo Testi)
§ ‘In cella’, con Donatella Messina, Barbara Rossi, Daniela Bianchini, Angelo Ferrarini (Bar Teatro)
§ ‘Care bambine e bambini, anche gli insetti hanno una casa’, con Gianumberto Accinelli (Giardini del Vicario)
§ ‘I dove dell’educazione’, con Ludovica Danieli, Alessandro Zaccuri, Silvia Montevecchi, Umberto Maiocchi, Lucia Portis, Luciano Tosco, Francesca Colao, Arianna Giuliano, Simona Zunino, Manuela Panzalis (Showroom Busatti)
§ ‘Dis-luoghi. Quando la disabilità si fa scrittura’, con Laura Mazzeri, Davide Mafrica, Anna Visciani, Alessandra Mascaretti, Giancarlo Onger (Caffè dello Sport)
§ ‘Spazi di vita Famiglie, paesi, comunità’, con Carmine Lazzarini, Carlo A. Martigli, Anna Maria Pedretti, Lilli Bacci, Raethia Corsini, Laura Lombardi, Francesco Mancuso, Patrizia Petrosino, Marisa Moreschini, Roberto Scannarotti (Albergo La Meridiana)
§ ‘I luoghi dell’infanzia’, con Stefanie Risse (Bistrot Talozzi)
§ ‘Per le vie e le piazze di Anghiari. Momenti di ascolto e letture al leggio’, con Maria Grazia Comunale e Duccio Demetrio (Piazza Mameli)
§ ‘Leggere autobiografie’ con Sara Bennati (Palazzo Pretorio).
Decine le esperienze ed i progetti collettivi presenti, la cui citazione appesantirebbero troppo questo breve riepilogo; fra questi: i poeti e autobiografi  dell’Istituto Penitenziario di Milano Opera, i ragazzi di Nati per scrivere, il Circolo di scrittura autobiografica a distanza, le autrici e gli autori del Corso Graphein 2016, per non citare che i principali.



Alle h. 21.30 (come vedete siamo stati magnanimi, ed anche per la cena avrete un po’ di tempo a disposizione...) al Teatro di Anghiari sarà possibile seguire un evento dal titolo ‘Un mistero di sogni avverati’. Massimiliano Larocca canta DINO CAMPANA (con Massimiliano Larocca, Riccardo Tesi e Antonio Gramentieri), dove un musicista rock fiorentino dalla carriera ventennale come Massimiliano Larocca affronta i ‘Canti Orfici’ di Dino Campana con la collaborazione di Riccardo Tesi, uno dei maestri della tradizione popolare italiana contemporanea, e di Antonio Gramentieri, chitarrista del gruppo ‘Sacri Cuori’.

Come invitarvi all’appuntamento della settimana prossima con la 4° tappa del nostro percorso, dopo questa vera e propria full immersion autobiografica? Semplicemente dicendovi che le scoperte da fare sono ancora molte e promettendovi di essere molto, ma molto più sintetico.

Nel frattempo, per chi volesse già iscriversi per tutte tre le giornate, il costo è di soli 15 euro e questo è il link:
http://lua.it/home-eventi/iscrizione-festival-lua/



sabato 17 giugno 2017

Il Festival dell'Autobiografia 2017 in 5 tappe - 2° Tappa

Il FESTIVAL DELL'AUTOBIOGRAFIA 2017 (ANGHIARI) IN 5 TAPPE.
I DOVE DELLA VITA. Luoghi e non – luoghi
Paesaggi, svolte e sentieri della scrittura autobiografica

2° Tappa – Sabato 2 settembre dalle ore 9 alle ore 14.


                                                                                                                    A cura di Giorgio Macario

Dopo una notte di meritato riposo -ma nessun’altra opzione è esclusa, dal contemplare la luna nel magico paesaggio di Anghiari ad una visita fugace nella vicina Sansepolcro- il risveglio autobiografico vi troverà immersi, sempre nel Teatro di Anghiari, in una tavola rotonda dove si esploreranno altri confini: in questo caso fra “REALTA’ E FINZIONE IN AUTOBIOGRAFIA”. Il tema sarà esplorato da Gian Luca Barbieri (Conduttore del percorso Mimesis e ricercatore presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Parma), da Duccio Demetrio (Fondatore e anima pulsante della LUA) e da Alessandro Zaccuri (Scrittore e giornalista), presentati da Ludovica Danieli, della Direzione Scientifica della LUA.



Nel successivo passaggio, verrà affrontato il tema “CITTA’ E ALTRI SPAZI”, nell’ambito del quale sarà la Presidente della LUA (...e architetto) Stefania Bolletti a introdurre i diversi relatori: da Renzo Riboldazzi (Architetto e Professore associato di Pianificazione e Progettazione urbanistica e territoriale, collabora con il Politecnico di Milano) a Laura Falqui (Artista e critica d’arte, autrice fra l’altro del testo ‘La sostanza nascosta. Il silenzio nella pittura’); da Gian Paolo Nuvolati (professore ordinario di Sociologia urbana all’Università degli studi di Milano Bicocca e membro del Consiglio Scientifico della LUA) a Francesco Vidotto (Scrittore e molto altro, che dopo numerosissime e diverse esperienze “ora spende la settimana scrivendo e andando per monti”).



Alle h. 13 un’originale iniziativa di ‘short story girovagando per Anghiari’ su ‘Le memorie del passato’, condotta da Donatella Messina, Vicepresidente e formatore della LUA, con Daniela Bennati e i corsisti della scuola di formazione formatori di Anghiari.

A questo punto vi chiederete: ma qui non si mangia? Vi assicuro però che non c’è da preoccuparsi: imparerete presto che, girando per Anghiari, non c’è che l’imbarazzo della scelta. E, d’altra parte, come vedrete nella prossima descrizione della terza tappa del nostro viaggio, le attività del pomeriggio non riprenderanno che alle h. 15. Non mi resta quindi che augurarvi in anticipo: buon appetito!

Nel frattempo, per chi volesse già iscriversi per tutte tre le giornate, 
il costo è di soli 15 euro e questo è il link:




venerdì 16 giugno 2017

Il Festival dell'Autobiografia 2017 in 5 tappe - 1° Tappa

Il FESTIVAL DELL'AUTOBIOGRAFIA 2017 (ANGHIARI) IN 5 TAPPE.
1° Tappa - Venerdì 1 settembre dalle ore 15 a sera inoltrata.
I DOVE DELLA VITA. Luoghi e non – luoghi
Paesaggi, svolte e sentieri della scrittura autobiografica


A cura di Giorgio Macario



A 20 anni di distanza dalla scommessa lanciata da Duccio Demetrio e Saverio Tutino in quel di Anghiari, alle ore 15 al Teatro di Anghiari Sindaco, Presidente e Fondatore della LUA aprono i lavori di un Festival che consente in tre giorni di cogliere tutte le principali riflessioni elaborate in questi anni sul tema prescelto dei luoghi e non-luoghi e di vivere in prima persona alcune esperienze significative.
Verrà quindi proposta la relazione introduttiva a cura di Raffaele Milani -professore ordinario di estetica all'Alma Mater di Bologna-, e seguirà la tavola rotonda sullo spazio vissuto nel pensiero autobiografico, presentata da Giorgio Macario della direzione scientifica della LUA con Micaela Castiglioni (Docente di Educazione degli Adulti all'Università Bicocca di Milano), Stefano Ferrari (Docente di Psicologia dell'arte all'Università di Bologna) e Fabrizio Scrivano (Docente di Letteratura italiana all'Università di Perugia).




Alle ore 18 si parlerà poi dei 'Luoghi e non-luoghi' della poesia a cura di Angelo Andreotti (Direttore dei Musei di Arte antica e Storico Scientifici della Città di Ferrara) e Stefano Raimondi (Poeta e critico letterario), con Valeria Manzi (Poetessa) e Silvia Comoglio (Poetessa).



Infine alle ore 21 ci saranno le maratone notturne che consentiranno di esplorare:
-la città, le periferie e i dintorni con Gilberto Bettinelli;
-i paesaggi interiori con Ludovica Danieli;
-la pianura con Ivana De Toni;
-la montagna con Umberto Maiocchi;
-gli spaesamenti con Lucia Portis.




Il meritato riposo notturno ci condurrà al sabato mattina per la seconda tappa del nostro percorso per la quale vi do appuntamento alla prossima settimana.


Nel frattempo, per chi volesse già iscriversi per tutte tre le giornate, il costo è di soli 15 euro e questo è il link:

giovedì 15 giugno 2017

I SENSI DEL SILENZIO: LA POETICA DELLE PAROLE INTERIORI

Stimoli e frammenti tratti dall'intervento di Duccio Demetrio
al Palazzo Ducale di Genova - 14 giugno 2017



Duccio Demetrio al 23° Festival Internazionale di Poesia di Genova ha catturato l'attenzione dei presenti con il suo intervento nell'ambito del filo conduttore rappresentato da 'La ricostruzione poetica dell'universo'. 
Sessanta minuti durante i quali Demetrio ha proposto la sua 'visione' nella quale sono le stesse parole che possono aprire al silenzio.


Questo il filo conduttore del suo intervento:
§ Più poeti o più filosofi?
§ Elogio del silenzio
§ Quali silenzi?
§ Poetica dell'interiorità e del silenzio
§ Silenzio e scrittura


L'avvio dalla lettura di alcuni passaggi dell'autobiografia di una persona non udente, dalla quale ha tratto passaggi molto significativi in tema di silenzio.
Il silenzio, infatti, non va riconnesso solo alla tranquillità, ma ha aspetti ambivalenti.
Il silenzio si riconnette, dal punto di vista etimologico, a senso, sensibilità, sentimento, e può anche essere identificato come un 'sesto senso'.


"Se silenzio non fosse, nessun suono potrebbe essere udito, nessun suono potrebbe essere patito"(nel senso di sentito con sentimento) - Angelo Andreotti

Dialogo a quattro sul silenzio, fra citazioni di:
§ Maria Zambrano, filosofa spagnola
§ Edmond Jabès, poeta francese, figlio di ebrei italiani, cresciuto in Egitto 
("Pensare il silenzio è, in qualche modo, dargli voce")
§ Lalla Romano, poetessa e scrittrice
§ Max Picard, scrittore svizzero
(Autore nel 1947 del libro 'Il mondo del silenzio')


Vengono letti alcuni versi di T.S.Eliot, dove il silenzio non è quasi mai citato; la citazione diretta conclude il brano ma è descritto egregiamente da una molteplicità di suoni (ad esempio 'la pioggia che scroscia').

L'Accademia del Silenzio, fondata da Duccio Demetrio con  Nicoletta Polla Mattiot nel 2010 come emanazione della Libera Università dell'Autobiografia, viene citata anche per la battaglia -definita da Demetrio quasi impossibile da vincere ma degna di essere combattuta- a favore dei bollini che potrebbero identificare quei ristoranti che non imponessero l'ascolto forzato di musiche in sottofondo, ma rispettassero il diritto al 'silenzio' dei commensali (segnali di approvazione da parte del pubblico!)

Un passaggio ulteriore riguarda la recente esperienza realizzata al Salone del Libro di Torino con 'L'isola del silenzio', una struttura appositamente concepita, costruita per isolare dai rumori esterni e collocata al centro del Salone, ambiente strutturalmente rumorosissimo: in realtà la struttura non isolava ma faceva da cassa da risonanza, e nonostante ciò molti dei partecipanti ai laboratori lì condotti da Demetrio, hanno affermato di essere riusciti a creare il silenzio dentro di sè, scrivendo.
Il silenzio, osserva quindi Demetrio, è da vivere, da parte di ciascuno, anche dove c'è frastuono.


Due le citazioni conclusive.

Andrea Emo (filosofo): "La scrittura è la voce incomparabile del silenzio"

ed infine, dai Laboratori autobiografici che Demetrio conduce da molti anni nel Carcere Opera di Milano, alcuni versi di Giuseppe Carnovale, dal suo libro 'Nessuna pagina rimanga bianca' dell'editore La vita felice.

sabato 10 giugno 2017

DUCCIO DEMETRIO AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA POESIA DI GENOVA: un'occasione da non perdere.



MERCOLEDI 14 GIUGNO 2017 alle ore 17 
presso il Palazzo Ducale di GENOVA - Sala del Munizioniere
DUCCIO DEMETRIO interverrà su "I sensi del silenzio: la poetica delle parole interiori"

Come rendere omaggio a Duccio Demetrio, uno dei 'maestri' del silenzio e della scrittura autobiografica?
Lo farò con uno scritto realizzato all'indomani della nascita dell'Accademia del Silenzio nel 2010, da lui fondata insieme a Nicoletta Polli-Mattiot,  che tiene insieme l'importanza della scrittura con la scoperta del valore del silenzio. 


SCRIVERE IL SILENZIO
di Giorgio Macario

Scrivere il silenzio non è consueto.
Di solito il silenzio si pratica.
In alcuni casi se ne può anche parlare,
sebbene parlare del silenzio sia quasi una contraddizione in termini.
Difficilmente il silenzio si scrive, nero su bianco.
Forse perché si ha poca dimestichezza con il silenzio
e forse anche perché riempire la pagina è già un po’ rompere il silenzio,
prendendo la parola e soprattutto comunicando mediante lessico, convenzioni
e categorie mentali condivise.

Si fa invece fatica a condividere il silenzio,
perché questo si manifesta come una ‘non categoria’.
Assoluta, per molti, perché basta eliminare qualsiasi fonte di rumore per crearla.
Relativa, per alcuni, perché le gradazioni del silenzio appaiono infinite.
Soggettiva, in realtà, perché ciascuno ha il suo modo per creare silenzio intorno a sé,
a volte anche restando immerso nel frastuono più assordante.

Ma con un minimo di confidenza in più il silenzio si sente,
ci si accorge che c’è, ed allora lo si ascolta con più attenzione.
Perché il silenzio, ad una prima lettura ingenua,
sembra essere qualcosa che non c’è.
L’assenza cioè dei suoi contrari, siano essi rumori, suoni o parole.
Ma ad una lettura più attenta il silenzio non è più un vuoto
poiché assume le vesti di un pieno armonico.
Certo un pieno un po’ particolare, che mobilita i sensi, affina lo sguardo e riempie l’anima.
Molti lo rifuggono terrorizzati, perché sinonimo di solitudine, asocialità
e chiusura in se stessi.
Uno scenario tendenzialmente autistico,
che separa dal mondo e apre la strada ai pensieri più tetri.
Al contrario, se ben vissuto e ben gestito, il silenzio ci autorizza a visioni e linguaggi ‘altri’;
avvia circoli virtuosi che si autoalimentano;
porta a riscoprire, senza rinunciare al proprio spazio vitale, nuove modalità per stare insieme.

E’ per questo che praticare il silenzio, parlarne perfino e riuscire ad ascoltarlo
sono tutti modi diversi per riscoprirne il valore intrinseco.
Ma scrivere il silenzio è qualcosa che va oltre.
Lungo fogli sterminati, tracciando nuovi alfabeti emotivi,
potremmo improvvisamente scoprire di non poter più smettere.

Scrivere il silenzio, quindi, con stupore crescente.


Questa la presentazione del suo intervento:

I sensi del silenzio: la poetica delle parole interiori

"Il silenzio non è soltanto assenza o attutirsi dei suoni. Ne troviamo le tracce nella letteratura e nella poesia, senza che gli scrittori ne evochino la parola. Dinanzi ad un quadro o a un paesaggio che ci ammutoliscono, veniamo rapiti da sensazioni di sublime bellezza. In altri momenti, dinanzi all’orrore o al male del mondo scopriamo il silenzio anche nel frastuono più assordante. La sua esperienza profonda si rivela stato d’animo, emozione, sconcerto incomunicabile. Per entrare ancor più in contatto con la vita silente, per conoscerla e imparare a custodirla, la via più sorprendente è mutare le voci e le parole in scrittura.

Riaffiorano così taciturne memorie; lontananze obliate si avvicinano. Ogni turbamento si acquieta. Scrivendo, creiamo silenzi, ne sfioriamo il senso oltre i sensi. La ricostruzione poetica dell’universo." DUCCIO DEMETRIO



Un'occasione da non perdere. 
Un'occasione per incontrarci in buona compagnia, al Festival Internazionale di Poesia.



Per visionare le proposte formative per l'estate 2017 dell'Accademia del Silenzio: https://accademiadelsilenzio.wordpress.com/