sabato 18 ottobre 2014

VITE RESILIENTI E SUGGESTIONI AUTOBIOGRAFICHE


VITE RESILIENTI E SUGGESTIONI AUTOBIOGRAFICHE

Il lavoro formativo nazionale per le adozioni internazionali

Nel maggio scorso riportavo l'esperienza della Filarmonica che si è esibita nel carcere di Timisoara, al termine del 2° Congresso Mondiale sulla Resilienza.
http://giorgiomacario.blogspot.it/2014/05/la-filarmonica-di-timisoara-e-il.html 
Si è trattato di una esperienza molto significativa, ma era solo uno degli aspetti collaterali alla realizzazione del Congresso che ha visto la partecipazione di tutti i principali studiosi ed esperti provenienti da tutto il mondo.
Fra questi, certo non come protagonista di primo piano, ci sono anch'io ed ho voluto portare le riflessioni che negli anni hanno arricchito di suggestioni connesse all'approccio autobiografico i percorsi formativi nazionali per gli operatori che si occupano di adozioni internazionali.
Con un'attenzione specifica, e non poteva essere altrimenti, alle vite resilienti di molti dei bambini adottati ed alla resilienza come fattore significativo sia per i genitori adottivi che per gli operatori che li sostengono in questo percorso non facile, ma spesso entusiasmante.

La rivista che ha accolto il mio contributo, in inglese, è TODAY'S CHILDREN - TOMORROW PARENTS An Interdisciplinary Journal, edita dalla West University in Timisoara - Romania.
Il numero monografico è dedicato al tema: "Adoption, Attachment and Resilience" - June-September 2014 - Vol. 37-38, e raccoglie diversi contributi in tema presentati al Congresso.

Questa la prima pagina dell'articolo con l'abstract:

RESILIENT LIVES
AND AUTOBIOGRAPHICAL
SUGGESTIONS ITALIAN NATIONAL
TRAINING PROCESS IN THE FIELD
OF INTERCOUNTRY ADOPTION
Giorgio MACARIO1












Abstract
This report will consider the crossroad between two virtuous factors. On one hand, the multi-factorial and interdisciplinary approach that increasingly characterizes the concept of resilience today.
On the other hand the contributions of autobiographical method that enhances the history
of the individual in the family and in different contexts where they belong, contributing to the
spread of the ‘turning narrative’ in society and emphasizing the value of writing.
The area is referring to the training for inter-country adoptions in Italy, continuously active
since 2001, and we will try to find a shared area between resilient lives and autobiographical
suggestions, that tell us about the person but at the same time helps us to understand the society
that surrounds it.

Keywords: autobiography, resilience, writing, international adoptions, narratives.

1 Trainer and psychosociologist, (ITALY). E-mail: macario.g@gmail.com

Questa la traduzione in italiano dell'abstract:

Abstract
Questa relazione intende prendere in considerazione l’intreccio virtuoso fra due fattori. Da un lato l’approccio multi fattoriale e interdisciplinare che caratterizza sempre più il concetto di resilienza oggi. Dall’altro gli apporti del metodo autobiografico che valorizza la storia del singolo nella famiglia e nei diversi contesti di appartenenza, contribuendo alla diffusione della ‘svolta narrativa’ nella società ed enfatizzando il valore della scrittura. L’area cui si farà riferimento è quella della formazione per le adozioni internazionali in Italia, attiva con continuità dal 2001, e si cercherà di individuare un’area comune fra vite resilienti e suggestioni autobiografiche che ci parli della persona ma ci aiuti a comprendere la società che la circonda.

Keywords: Autobiografia, resilienza, scrittura, adozioni internazionali, svolta narrativa. 

Questo, infine, il link per poter scaricare, gratuitamente, l'intero numero della rivista:

http://tctp.cicop.ro/documente/reviste-en/revista-nr-37-38-en.pdf 

Pubblicato anche all'indirizzo:
http://www.lua.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3664&Itemid=108 

venerdì 10 ottobre 2014

GENOVA-Istruzioni per l'uso: sostituire 4 novembre con 10 ottobre

Una strada è una strada.
Un fiume è un fiume.
Tutto procede correttamente quando l’ordine delle cose viene rispettato.
Ma quando i fiumi vengono ricoperti di strade imbrigliandoli entro tortuosi percorsi sotterranei, prima o poi, inevitabilmente,
le strade si trasformano in fiumi che proiettano oltre le loro acque torbide, seminando morte e distruzione.
Vengono così ingoiati, ad un tempo, manufatti inanimati e vite umane, perse per sempre.

Questo, in sintesi, l’antefatto di un mesto quattro novembre a Genova:
una città allertata sì, ma non abbastanza;
allagata anche, in abbondanza;
annegata pure, sei volte di troppo.

Al frastuono dell’onda di piena che deborda, delle lamiere accartocciate che stridono, delle grida laceranti che annichiliscono,
subentra il silenzio irreale delle strade deserte, della gente chiusa in casa, dell’acqua che ricopre gran parte del paesaggio consueto.

Ma c’è anche un altro silenzio possibile.
E’ il silenzio delle imprese memorabili.
Imprese che non nascono per gli onori della cronaca e quand’anche vi giungano, non ne dipendono.
Un vicino che strappa ad una morte orribile in uno scantinato due persone e si cruccia di non aver potuto fare di più.
Una mamma che salva la figlia prima di cedere alla furia degli elementi.
Una giovane che organizza una pagina face book e, aiutata da pochi amici, indirizza in maniera efficace migliaia di volontari.
Un cittadino qualsiasi che si mette al servizio degli altri svolgendo una piccola e semplice funzione, come distribuire migliaia di caffè, consentendo ad altrettante persone di provare un po’ di conforto e di moltiplicare gli sforzi.
Sono silenzi edificanti di imprese memorabili che parlano al cuore più che alla mente, ed incarnano la speranza di un qualche futuro per l’umanità.


Ci vorrebbero un po’ più di questi silenzi vitali al posto delle troppe parole assordanti che, purtroppo, sono state sparse a piene mani come sale sulle ferite della Terra.

Così scrivevo meno di tre anni fa all'indomani del 4 novembre 2011. 
Oggi è il 10 ottobre 2014 e Genova si ritrova incredibilmente nella stessa identica situazione. 
Apprendere dall'esperienza, più che difficile, sembra quasi impossibile.
Speriamo che almeno il 'silenzio delle imprese memorabili' possa ripetersi restituendoci un po' di umanità.