lunedì 24 giugno 2019

Introduzione all'intervista di Teresa Ramunno ad Eugenio Borgna


Intervista a Eugenio Borgna, realizzata dopo la premiazione al Festival dell’Autobiografia 2018



Fra i più eminenti psichiatri italiani, per motivi di salute non ha potuto essere presente alla consegna del Premio Città dell’Autobiografia 2018 conferitogli, ma ha voluto ugualmente presenziare inviando un toccante saluto presentato e letto da Duccio Demetrio, fondatore della LUA, a tutti i partecipanti al Festival.
Se in fase di pubblicizzazione del Festival 2018 è stato possibile parlare del prof. Borgna e di alcuni aspetti del suo pensiero tramite una originale presentazione curata dall’amica Teresa Ramunno e organizzata attraverso una ‘intervista immaginaria’ (che è possibile leggere, per chi fosse interessato al link: http://lua.it/staff/festival-lua-eugenio-borgna/ ), oggi possiamo invece leggere direttamente l’intervista -questa volta ‘in presenza’- che la stessa Teresa Ramunno ha potuto realizzare in occasione della consegna della targa del premio Città dell’Autobiografia, avvenuta per suo tramite presso la stessa residenza del prof. Borgna il 12 ottobre scorso.
L’intervista che ho qui il piacere di introdurre e che viene correttamente inserita fra i ‘Materiali di Area Autobiografica’ del nostro sito, consente non solo di ripercorrere alcuni dei principali contributi innovativi portati da Eugenio Borgna all’evoluzione del pensiero psichiatrico, ma permette al lettore di cogliere aspetti centrali del pensiero autobiografico (a partire dalle Confessioni di S. Agostino) ancorati all’attualità. La gradevolezza del percorso tracciato dall’intervistatrice, unitamente alle sue competenti citazioni tratte dai lavori di Eugenio Borgna, consentono di apprezzare ancor meglio le connessioni associative realizzate dall’eminente psichiatra e da lui supportate, quasi senza soluzione di continuità, con puntuali citazioni in tema. Un cammino appassionato che, pur nella relativa brevità del percorso, fornisce una miriade di spunti per altrettanti approfondimenti.
Giorgio Macario (Direzione Scientifica LUA)
Questo il link all’intervista:

domenica 23 giugno 2019

CONVERSAZIONI PRIVATE di Luciana Savignano con Cristiano Cassani


Luciana Savignano con Cristiano Cassani
CONVERSAZIONI PRIVATE


a cura di Olga Karasso

(Edizioni del foglio clandestino, Sesto San Giovanni 2019)




 Recensione autobiografica di Giorgio Macario

“Niente succede per caso. Se si è distratti o superficiali…si rischia di perdere molto.” Così Luciana Savignano, grande etoile della danza, nelle primissime battute di queste interessanti ed intriganti ‘conversazioni private’ che intrecciano reciproci pensieri e ricordi personali -sia suoi che di Cristiano Cassani, psicosocioanalista e formatore esperto- sotto forma di racconto. E poco prima, lo stesso Cassani nell’introduzione al volume, aveva affermato “L’idea (di questo libro, ndr) era in qualche modo sorta dopo aver letto il libro Conversazioni private di Ingmar Bergman: una narrazione introspettiva che mi aveva parecchio intrigato.”
Ed è stato con la successiva e progressiva lettura degli otto incontri realizzati fra protagonista e co-protagonista del racconto che ho avuto modo di ritornare con il pensiero al volume che ho pubblicato nel 2013 con il patrocinio della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari, dedicato anch’esso a ‘Conversazioni’[1].
Se nel caso di Bergman erano i suoi genitori ad essere al centro dell’analisi dei sentimenti, con ricostruzioni narrative che coinvolgevano anche l’autore, e se nel lavoro dedicato agli incontri che ho avuto con Luzzati in circa tre anni erano le sue produzioni artistiche provenienti da tutto il mondo ad innescare i resoconti narrativi che intrecciavano ricostruzioni autobiografiche del protagonista con ricordi biografici dell’interlocutore, i sette mesi durante i quali Luciana Savignano ha accettato di accogliere nella sua abitazione Cristiano Cassani e conversare con lui in maniera informale hanno consentito una sorta di work in progress particolarmente originale. Se infatti da un lato l’artista parlerà del suo lavoro e delle relazioni intercorse con altri grandi personaggi del mondo della danza e non solo, lo psicoterapeuta appassionato di fotografia – perché la scintilla in questo caso era sorta da fotografie da lui scattate in diverse occasioni a partire da un incontro di 25 anni prima- cederà progressivamente alle insistenze dell’interlocutrice condividendo alcuni aspetti “a metà strada fra il personale e il professionale”. La particolarità di queste piacevoli e scorrevoli conversazioni – che non casualmente, anche in questo caso, saranno presentate al prossimo Festival dell’Autobiografia dedicato a ‘Scritture d’amore. Forme e declinazioni dell’affettività’- risiede proprio nel crescendo di una confidenza sempre misurata che consente di gettare uno sguardo sugli incontri e sul mondo interiore di una grande danzatrice, ma non trascura qualche affondo sul ‘sentire’ del proprio interlocutore, se proprio questi conclude il volume affermando: “Eccomi diventato suo paziente! Cara Luciana, lei è per davvero una donna straordinaria.”


[1] ‘G. Macario, Conversazioni con Lele. 15 racconti e 20 incontri con Emanuele Luzzati, Youcanprint, 2013.