20 luglio 2011 - 20 luglio 2013
A Roberto, da Giorgio
Lo
sguardo fermo,
la voce
pacata,
i gesti
accoglienti.
Così ti
ricordo negli incontri
non
frequenti, ma intensi
dove in
gruppo ci si scambiavano
riflessioni
semplici e meno semplici,
ma
sempre vive e partecipate.
I
sentieri che seguivi nei tuoi percorsi espositivi, mai banali,
sfruttavano
gli elementi immaginifici dei sogni
e si
incuneavano nei meandri della mente umana
che per
te ha rappresentato, da sempre
un
giacimento immenso di umanità e fonte di conoscenza.
“La
vicinanza così stretta con la sofferenza mentale e con il dolore,
le
ferite e la violenza che le si affiancano,
mi
hanno toccato il cuore e la mente.”
Tue le
parole che meglio ci dicono
quanto
il tuo impegno non fosse mai esclusivamente intellettuale,
o solo
di vicinanza empatica,
ma
sapesse coniugare cuore (che precede) e mente (che segue)
in una
visione rispettosa dei problemi degli altri,
aperta
a suggerire loro diverse possibili vie di uscita.
Mancherai
a me,
come
credo mancherai a tanti.
Rimane,
nel ricordo, il tuo viso tranquillo
ed il
volto proteso a scrutare l’orizzonte
verso
nuove avventure della mente.
A
questo ci aggrapperemo
nei
momenti più bui.
Così ci
accompagnerai,
ancora
una volta e per sempre.
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