LE VESPE ED I VESPISTI - Immagini e commenti
1°.
La benedizione delle vespe e dei vespisti al Santuario di Vicoforte, compresa una vespa 'guevarista'.
La prima parte di questo breve resoconto è dovuta ad una pura casualità. Nel fine settimana previsto da tempo a Vicoforte, dove mi sono recato con Loriana, mia moglie, per visitare l'oasi naturalistica di Crava-Morozzo, la prima realizzata dalla LIPU nel 1979, si è svolto nella giornata di domenica 6 aprile un raduno di Vespe proprio di fronte al Santuario di Vicoforte (che, per chi non lo sapesse, vanta la cupola con sezione orizzontale ellittica più grande del mondo!).
Nonostante sia risaputo che i motociclisti cavalcano delle Moto mentre i vespisti inforcano delle Vespe (e più recentemente gli scooteristi conducono degli Scooter), si potrebbe eccepire che sempre di due ruote si tratta. In realtà credo che ciascuno tenga alla propria identità e data la mia 'autobiografia motociclistica' penso non ci siano dubbi su quale sia la mia appartenenza.
In nome, quindi, della comune appartenenza al mondo delle due ruote, mi sono apprestato a seguire la parte motoristica del raduno, che dopo la celebrazione della S. Messa nel Santuario ha visto la benedizione delle vespe e dei vespisti.
Compresa una coppia di vespisti con ...cane al seguito, e relativo bauletto appositamente predisposto.
Ma la scena più gustosa è consistita nell'incontro fra il Diavolo e l'Acqua Santa.
Un esponente del Vespa Club di Mondovì (ben visibile la bandierina con l'immagine del 'Che' e la stessa maglietta rossa), non si sa se inflitratosi o meno nel consesso dei credenti, ha deciso di optare stoicamente per l'abluzione parziale di sè e del proprio mezzo (1° fotogramma), probabilmente confortato dal pensiero che 'Male non fa!', ed esibendo al termine del rito un sorriso soddisfatto (2° fotogramma).
Non era ancora terminata la benedizione vespa per vespa che i motori hanno cominciato a farsi sentire (stavo per utilizzare il termine 'rombare', ma lo riserverei per il resoconto del prossimo raduno motociclistico) ed il corteo delle vespe si è messo in marcia per percorrere i 20 km che separavano i partecipanti dal pranzo appositamente predisposto in un ristorante che non poteva che chiamarsi 'Le Delizie'.
2°
Le vespe nel mondo filatelico e postale ( MM - Moto nel Mondo 15)
La prima cartolina riprodotta di seguito pubblicizza la versatilità di utilizzo della Vespa, utilizzando lo slogan 'Vespizzatevi!'. Nelle immagini, infatti, si esce dall'ufficio, si fa una gita, ci si reca a fare compere, si rientra dalla fabbrica, si trasportano vari materiali, si va a caccia. La cartolina è stata prodotta, con molte altre successive, dalla ditta Giuseppe Lang di Genova, che ha contribuito negli anni, assieme alla Piaggio, a diffondere materiale pubblicitario di varia natura. E' viaggiata nel 1951 e la pubblicizzazione nel retro indica i recapiti dell'Agenzia Motoristica Italiana di Milano presso la quale è possibile prenotare <la moto "Vespa"> per il 1952.
Nella seconda cartolina, delle stessa serie 'Vespizzatevi' si pubblicizza ugualmente la versatilità dei motori Piaggio che sono utilizzati nelle Vespe per il trasporto persone (presenti con prototipi dal 1945 e prodotte in serie dal 1946), nei veicoli a tre ruote Ape (in produzione dal 1948), nelle imbarcazioni (già dalla fine dell'800) e negli aerei (a partire dal 1916). In questo caso la cartolina è nuova, non viaggiata.
La terza cartolina è una riproduzione di un Raduno Nazionale Vespa del 1962 (...40 anni dopo), su di una cartolina indirizzata alla mia attenzione dal Circolo Filatelico-Numismatico di Todi per invitarmi alla mostra da loro organizzata l'1 e 2 giugno 2002 su 'Lo sport (motociclismo)'. La ragione dell'invito è legata al fatto che per diversi anni sono stato iscritto al CIFT (Circolo Italiano di Filatelia Tematica) settore Motociclismo proprio in quanto la mia collezione risulta una fra le più complete a livello nazionale.
La 4° cartolina, anch'essa nuova ma con il retro non riprodotto perchè privo di importanza, risale probabilmente agli anni '60 e mostra due innamorati che percorrono in Vespa (ça va sans dire) la 'strada della felicità' (si potrebbe ironizzare sul fatto che si presenta in salita, ma la casetta in cima alla strada, i due cuori giganteschi e l'abbraccio di lei a lui non lasciano spazio ad ironia di sorta).
Il successivo insieme di francobolli (una doppia quartina viaggiata, due buste ugualmente viaggiate ed un esemplare nuovo) riproducono un valore da 750 lire prodotto dalle Poste Italiane nel 1996 in occasione del cinquantenario della Vespa.
Ed infine un ...probabile intruso. L'ultima cartolina, viaggiata nel 1966 da Gorizia ad Aosta riproduce infatti (quasi sicuramente) una Lambretta. Che nasce comunque subito dopo la Vespa, fra il 1947 e il 1948.
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