Quando il 18 luglio, giorno del tuo
compleanno, sono venuto in Comunità fra i tuoi ragazzi a chiederti se
l’assegnazione del Premio da parte della Libera Università dell’Autobiografia
era una cosa a te gradita, ti sei subito premurato di precisare che al centro
c’erano gli altri, non tu.
E infatti, non a caso, la motivazione
del premio recita: “Per la sua costante
testimonianza ‘di strada’ a Genova e nel mondo, e per il suo percorso
autobiografico che condivide le storie di vita dei suoi compagni di viaggio.”
La tua esistenza ha acceso speranze e
fatto nuovamente pulsare cuori inariditi dall’indifferenza crescente che ci
circonda.
E’ per questo che adesso che ci hai
lasciato per ricongiungerti al Padre, tocca a tutti noi fare qualcosa per te.
“Sogno che le
mie Comunità spariscano (…) Vorrei che fossero meno indispensabili (…) e che
sia la Comunità umana a prendersi cura dei ragazzi perché se noi siamo pronti a
curarli loro sono pronti a guarirsi.”
Dopo averti accompagnato nel tuo ultimo
viaggio sulla terra, avverare il tuo sogno spetta a ciascuno di noi. Cercheremo
di non deluderti.
Un abbraccio.
Giorgio
tratto da Libera Università dell'Autobiografia
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