PIO d'EMILIA E L'IMPEGNO PER LA VERITA' SU FUKUSHIMA
"Fukushima - Una storia nucleare" è un docu-film con la regia di Matteo Gagliardi che, a 5 anni esatti di distanza dal disastro nucleare dell'11 marzo 2011 che ha coinvolto anche la centrale nucleare di Fukushima in Giappone, viene messo in onda da SKY, rimanendo comunque visionabile in streaming sul sito di SkyTg24.
Si tratta di un docu-film, come si usa ormai dire di rappresentazioni che utilizzano interviste e riprese di varia natura che ricostruiscono fedelmente fatti storici utilizzando un registro narrativo, di rara potenza e chiarezza.
Il triplice evento catastrofico che esattamente un lustro fa ha colpito il Giappone -terremoto, tsunami e fall-out nucleare della centrale di Fukushima- coinvolgendo direttamente e indirettamente nel disastro milioni di persone, viene infatti minuziosamente ricostruito mediante lo sguardo autobiografico di un giornalista che vive in Giappone da più di 30 anni, Pio d'Emilia, che, invece di fuggire, decide di documentare in prima persona quanto sta accadendo in un frangente così drammatico. La competenza professionale, l'impegno sociale e l'attaccamento a questa terra di adozione appaiono quasi inscindibili nel corso della visione del filmato.
Impressionanti nel loro crescendo le progressioni step by step di Pio d'Emilia, 'cacciatore di verità': dagli spostamenti controcorrente (mentre chi può, fugge, lui si dirige fin da subito verso nord verso Fukushima girando ore e ore di video, primo giornalista straniero ad entrare nella 'zona proibita') alla partecipazione al primo gruppo di giornalisti ammessi in visita alla Centrale di Fukushima dalla Tepco -azienda che gestisce l'impianto- nel 2013 (con riprese letteralmente carpite in un clima di evidente boicottaggio delle autorità piegatesi ad una tale 'intrusione' solo per le pressioni internazionali); dalla inedita intervista all'ex-Primo Ministro del Giappone Naoto Kan (che dopo le dimissioni non si trincera dietro i no-comment, riferendo gli incredibili e scriteriati comportamenti dei responsabili della Centrale e di molte autorità preposte alla sicurezza e facendo ben comprendere gli interessi economici sottesi alla revoca della decisione presa dal suo governo di bloccare tutte e 53 le centrali nucleari del Paese) alla stupefacente conclusione basata sui lavori della apposita commissione d'inchiesta che solo la rottura di una valvola che regolava l'afflusso dell'acqua dalla piscina del reattore 4 alla piscina adiacente dove erano conservate tutte le barre di combustibile radioattivo, ha evitato un meltdown nucleare (fusione del nocciolo a contatto con l'atmosfera) che avrebbe potuto distruggere la città di Tokio.
Non credo che l'attuale governo giapponese, vista la decisione presa a favore della permanenza del nucleare, abbia concesso a Pio d'Emilia l'Ordine del Sol Levante ( o Kyokujitsu shō ).
Certamente, però. la lotta a favore delle energie alternative e sostenibili unita alla denuncia della follia nucleare, che sta conquistando fette sempre più larghe dell'opinione pubblica mondiale, ha trovato in questo giornalista uno dei suoi paladini più convinti.
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