sabato 22 giugno 2013

IL SILENZIO DELL’UOMO CON LA SCHIENA DRITTA (DURAN ADAM)

Ermen Gunduz è un genio. Certo è anche un giovane performer e coreografo turco e questo può averlo  avvantaggiato sul versante della creatività.
Ma nulla toglie al fatto che con il suo semplice ‘stare ritto in piedi’ come gesto corporeo, apparentemente passivo e innocuo ma in realtà potente quanto un maglio d’acciaio, abbia disintegrato la pretesa del governo turco di rispondere alle crescenti proteste con cariche, fumogeni e intrugli urticanti vari.
Se in Avatar il popolo Na’vi  insegna all’essere umano l’importanza e la forza della semplice locuzione ‘Io ti vedo’, Ermen Gunduz ha ricordato a tutti noi, nella sua testimonianza solitaria ma estremamente contagiosa, quanto possa essere sgradito al potere turco, così come a tutti i poteri costituiti che perdono il contatto con la realtà, sentirsi sotto costante osservazione.
“Io vi vedo e quel che fate è sotto i miei occhi” è il messaggio silenzioso e provocante ad un tempo che quell’uomo solitario con la schiena dritta (ormai noto come ‘the standing man’, in turco ‘duran adam’) ha trasmesso efficacemente con il suo solo stare ritto in piedi in piazza Taskim a Istanbul , con lo sguardo rivolto ad un centro culturale dismesso non casualmente intitolato al padre della Patria Kemal Ataturk.
“Noi vi vediamo e quel che fate è sotto gli occhi di tutti” è il messaggio altrettanto silenzioso e rivoluzionario che decine di migliaia di giovani e non più giovani, a Genova, in Italia così come in tutte le piazze del mondo, rimandano non solo al premier turco Recep Tayyip Erdogan ma a tutti i governanti  che si vengano a trovare in condizioni analoghe.
Ma ora che ci penso, ho cambiato idea. Ermen Gunduz, l’uomo che sta ritto in piedi, non è un genio; è un uomo nel senso più nobile del termine, un abitante della Terra che ha riscoperto per noi l’importanza del silenzio come ‘arma sonica’ non violenta.
Nella civiltà dell’immagine spesso tutto avviene in un istante e si consuma altrettanto rapidamente.
Qualche volta quest’istante racchiude un’intuizione folgorante che rimane come scolpita nella pietra.
E dilaga per ogni dove, in un silenzio assordante.

Nessun commento:

Posta un commento