domenica 24 novembre 2013

RISCOPRIRE IL LEGAME CON LA TERRA



FRAMMENTI DI VITA - 16 novembre 2013

Anghiari. La piana della battaglia è davanti ai miei occhi.
Sono qui da ieri pomeriggio e riparto in serata. 
Il libro di Duccio, arrivato solo l'altro ieri a Genova, 'La religiosità della terra', è già iniziato.
Le linee verdi dell'evidenziatore lo percorrono in cerca di conferme e sorprese.
L'introduzione è chiara e scorrevole.
Ma adesso sono in piazza Baldaccio ed è la Piana di Anghiari ad avere il sopravvento.
Ritorno con la mente al gruppo del Seminario di ecologia narrativa del giugno scorso che, insieme al convegno nazionale del maggio con Vandana Shiva, è stato il punto di avvio di questa nuova avventura.
La camminata del sabato pomeriggio, senza grandi pretese e purtuttavia avvincente, ci ha portato dai Bastioni granitici alla campagna soleggiata fino all'orto del Talozzi impreziosito dal laboratorio del Giorni, e poi ancora oltre sul greto del fiume, non senza rendere un doveroso tributo a due maestosi alberi posti quasi a guardia dell'accesso alle acque.
Scrivere, e condividere, questa la ratio.
Scrivere per sè, soprattutto, ma anche per gli altri in sè e per l'altro da sè.
Ma anche scrivere per la terra, per restituirle almeno in parte ciò che costantemente ci dona, accogliendoci.
Scrivere per narrarci, ma anche per narrarla.
Ciascuno per suo conto ma con la presenza costante -fisica, materiale, eterea e spirituale- degli altri, che ci accompagnano in questa avventura a termine che è la vita.
A chi dovremmo essere grati per la buona sorte di esistere se non alla terra?

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